Sette anni fa iTunes sbarcò nel nostro Paese e rivoluzionò completamente il mercato musicale.
Secondo la Ifpi nel 2010 sono state addirittura oltre 13 milioni le tracce messe a disposizione dagli store digitali e sono 400 le piattaforme che vendono musica in questo modo.
Un mercato che porta ad interessanti ricavi di 4,6 miliardi di dollari con un +6%, con una crescita in soli sei anni del 1.000%.
Un dato, quello della sempre maggior crescita della musica digitale, confermato anche dalla scelta da parte della Fimi di unificare la classifica ufficiale Gfk Album, prendendo in considerazione anche i download e non solamente i Cd fisicamente venduti.
Un mercato quello della musica digitale destinato ad cambiare e ad evolversi ancora di più grazie all’arrivo di Google Music. Un servizio che Jamie Rosenberg, direttore dei contenuti digitali di Google per Android, ha descritto come capace di consentire di scoprire, comprare e condividere musica in forme nuove, innovative e personalizzate.
Una nuova battaglia della società di Montain View, che anche in questo caso andrà a confrontarsi con Apple, capace fino ad oggi con iTunes di avere il predominio sul mercato.
Da ieri negli Usa è partito il serizio che metterà i in vendita oltre 13 milioni delle principali etichette discografiche ma anche di quelle indipendenti, il tutto a circa un dollaro. L’unica per ora a non aver aderito sembra essere la Warner che considera il sistema poco garantito contro la pirateria.
Sicuramente interessante l’iniziativa verso i musicisti indipendenti, che potranno mettere in vendita le loro opere stabilendone il prezzo. Vedremo questa volta chi tra i due grandi giganti tecnologici avrà la meglio.
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