In un periodo d’oro per il genere picchiaduro come quello che stiamo vivendo in questi ultimi anni si pone in ottima posizione anche The King of Fighters XIII. Seguendo un po’ la prassi del genere, la trama che si dipana attorno al torneo di The King of Fighters XIII sembra più che altro un intreccio poco chiaro di vicende metafisiche, con protagonisti alcuni lottatori ben precisi.
Allontanandosi dal poco felice sistema di combattimento visto nel dodicesimo capitolo della saga, i programmatori nipponici hanno optato per un gameplay più vicino a quello di The King of Fighters 2002.
Come in ogni titolo della serie non mancheranno le Desperation Move e le Super Desperation Move, spettacolari, ma mai quanto le potentissime Neo Max, super mosse che possono riequilibrare il match, ammesso che si abbiano tutti i requisiti per attivarle. Il gioco si presenta con una veste grafica di altissimo livello. Gli sprite bidimensionali sono stati realizzati partendo dalle basi poligonali, in modo da velocizzare il processo di animazione senza però rinunciare alla freschezza e all’unicità del disegno tradizionale.
Il combattimento in team da tre persone è rimasto il fulcro dell’azione anche in quest’ultimo capitolo della saga: le principali modalità in single player infatti, ovvero la già citata Storia e il sempre presente Arcade Mode, si possono affrontare solo utilizzando tre combattenti. Nell’Arcade Mode è data la scelta di assemblare liberamente il team, sia come partecipanti che come ordine di apparizione. In definitiva davvero un ottimo picchiaduro che gli appassionati del genere non si possono lasciar sfuggire.
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