Oggi cari lettori parliamo di Sorcery. Il cospicuo ritardo con cui il titolo giunge sul mercato si spiega con il netto cambio di direzione che il team ha operato nel corso del processo di sviluppo. L’eroe al centro delle vicende narrate in Sorcery è l’apprendista mago Finn, un ragazzo pieno di energie e voglioso d’imparare il più velocemente possibile tutto quello che c’è da sapere sul mondo della magia dal suo maestro, il potente Dash.
Dal punto di vista del gameplay, Sorcery è a tutti gli effetti un action in terza persona, in cui il sistema di controllo è interamente affidato al PlayStation Move. Per muoversi nelle ambientazioni c’è bisogno dello stick di un navigation controller.
Il sistema di controllo non è precisissimo ma comunque accettabile, sebbene soffra di pecche evidenziabili soprattutto in fase d’attacco, mentre il comparto tecnico vero e proprio non eccelle ma offre una buona ambientazione, scelte stilistiche interessanti e un comparto sonoro di spicco, supportato da un doppiaggio in italiano senza evidenti difetti.
Sebbene Sorcery punti la maggior parte del gameplay sul combattimento con i vari mostri, dandoci ben poco tempo di respirare, essendo Finn un apprendista di un grande mago sarà in grado anche di eseguire piccoli incantesimi di riparazione o preparare delle pozioni magiche per potenziarsi o curare le proprie ferite. Non mancano, oltre i classici combattimenti con i nemici di base, anche le boss fight. Un gioco adatto ai giovanissimi che vogliono emulare Harry Potter ma incapace di regalare qualche novità al genere o coinvolgere i giocatori più smaliziati.
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