In questo nostro spazio di recensione quest’oggi vogliamo dedicare il nostro tempo nell’analisi di un gioco uscito per la PSVita.
Indubbiamente la console non sta riscuotendo il successo che ci si aspettava ma il titolo che stiamo per analizzare merita comunque un’occhiata approfondita. Il gioco di cui parliamo è questo Stardrone Extreme. Il concept è estremamente semplice, ma ugualmente intrigante: dovrete controllare una sorta di asteroide all’interno di un stage immerso nel vuoto spaziale, guardandovi bene dal farlo collidere con bombe o altre mostruosità che gli prosciugheranno la barra della salute.
Oltre alla sopravvivenza, dovrete preoccuparvi di soddisfare determinati obbiettivi che vanno dalla raccolta di tutte le stelle presenti nello scenario, al raggiungere il traguardo più in fretta possibile. Le cose saranno rese parecchio difficili dall’impossibilità di controllare direttamente alcuni movimenti del drone, dovendo calcolare, quindi, al millimetro traiettorie e utilizzo degli appigli, onde evitare un fragoroso fallimento. I sessanta livelli del gioco, man mano più complessi e sfaccettati, assicurano un’adeguata longevità, coadiuvati da un gameplay terribilmente immediato e intuitivo grazie ai controlli touch.
Buono anche il bilanciamento, con una fase iniziale molto semplice, perfetta per prendere confidenza con la filosofia del prodotto sviluppato da Beatshapers. Altra caratteristica di questo StarDrone Extreme è il sistema di input. Se su PS3 veniva tirato in ballo il Move, con discreti risultati, su PS Vita ci si affida agli schermi tattili per attivare di volta in volta i vari marchingegni. Tramite le opzioni potrete scegliere se usare quello frontale o quello posteriore. Più che adeguato l’accompagnamento sonoro, che abbiamo trovato tra gli aspetti maggiormente curati della produzione.
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