Il display da 21,5 pollici di Lenovo L2230x Wide punta tutto sulla semplicità, le linee sono squadrate e il guscio e la base sono di un classico nero opaco. Lo spessore è di diversi centimetri, il blocco di alimentazione è interno e la base consente la sola inclinazione. I pulsanti per regolare il funzionamento sono raccolti in basso a destra.
Le novità iniziano quando si dà una occhiata al retro, più precisamente alla zona dove sono raccolte le prese di input: qui troviamo le porte Vga, Usb, miniJack per cuffia e microfono ed Ethernet. E l’ingresso per i segnali video digitali? Non c’è, sostiuito dall’Usb. L’arcano si spiega leggendo il manuale e installando il driver fornito da Lenovo; il monitor in effetti visualizza le immagini in formato digitale, che transitano via Usb grazie al driver.
Il display, come dichiara l’azienda produttrice, è infatti pensato per i computer portatili e amplia il monitor del portatile quando collegato via Vga oppure funge da terzo schermo se connesso via Usb e posto di fianco a un secondo monitor esterno, per una maggiore comodità d’uso. Il driver consiste di stabilire se l’immagine a schermo deve essere una copia nel display principale oppure una sua estensione, inoltre fa transitare sempre via Usb anche i dati di una rete collegata alla presa Ethernet del monitor, che così diventa il nodo di tutte le connessioni, grazie anche all’hub Usb integrato con tre porte disponibili.
L’idea di Lenovo è di rendere più facile e veloce il collegamento di un portatile quando è sulla scrivania: un solo cavo Usb basta per avere subito a disposizione mouse, tastiera esterna, stampante, sezione audio, monitor aggiuntivo e Rete. Il problema di questa soluzione è che il flusso video digitale è compreso tramite l’eliminazione di alcuni bit di colore, come appare evidente quando a schermo sono visibili zone sfumate, che non appaiono uniformi ma frammentate in antiestetiche bande.