Lg offre il monitor Flatron E2240T da 21,5 pollici dall’aspetto elegante e squadrato, con superfici in nero lucido e con una cornice piuttosto ampia, caratterizzata da un bordo esterno sporgente e semitrasparente. Anche la base è nera lucida, tonda e articolata in modo da consentire la sola rotazione secondo l’asse orizzontale parallelo allo schermo.
I tasti sono raggruppati in basso a destra e sono privi di simboli, ma questo non costituisce un problema in quanto il menu Osd appare vicino a essi con la grafica che ne definisce la funzione, una soluzione effettivamente molto comoda. Come accade con altri prodotti della concorrenza, anche in questo caso lo spessore del display è ridotto a circa due centimetri, caratteristica che rende praticamente obbligatorio il ricorso a un blocco di alimentazione esterno. Soluzione ormai classica per la sezione di input: le prese disponibili sono ridotte a Vga e Dvi-D. L’illuminazione a Led aiuta a contenere i consumi, che si attestano a un buon 20,2 Watt.
Per quanto riguarda il menu Osd, i pannelli a disposizione sono ben organizzati e offrono un buon ventaglio di opzioni, che comprende la temperatura colore, il gamma, diversi preset e anche tre filtri per far apparire le immagini un pò sfocate, in scala di grigi oppure color seppia. La possibilità di scegliere la temperatura colore e il valore del gamma è sicuramente un’ottima cosa, mentre si rimane un pò perplessi sull’utilità dei filtri che trasfmormano le immagini.
Prima della calibrazione con il colorimetro LaCie le tinte appaiono corrette e convincenti, con un ottimo dettaglio sulle basse luci. Buone notizie anche quando si trascina una finestra di Windows con caratteri minuti: le scie appaiono corte e leggere. La situazione migliora ulteriormente con i segnali analogici Vga grazie a scie ancora più corte, ma con le immagini di test che mostrano trame molto fitte si nota un leggero tremolio, un difetto che non desta troppa preoccupazione poichè è praticamente invisibile con le normali schermate di Windows.