Questo dispositivo è simile ad un mouse che serve per misurare la glicemia. Entrando in un negozio e guardando questi dispositivi in fila uno accanto l’altro, avremo come l’impressione di entrare in un “Apple Store”. Effettivamente la startup della “Silicon Valley iHealth Lab” collabora con casa Apple e quindi, pubblicizza anche i dispostivi medici. Uwe Diegel responsabile della ricerca di iHealth ha affermato: “Abbiamo gli uffici di fronte”. I prodotti di iHealth comprende il monitoraggio di tre patologie come il diabete, il sovrappeso e l’ipertensione, patologie che possono essere gestite da qualsiasi paziente tramite tablet e smartphone.
“In collegamento Wi-Fi e bluetooth tramite un app gratuita – iHealth my vitalis – in pochi istanti si registrano in tempo reale i parametri biologici che possono essere condivisi con il proprio medico o i famigliari”. Grazie all’applicazione per il glucometro potremo rilevare i livelli, conservare le informazioni, inoltre avremo la possibilità di osservare l’andamento del tempo e possedere un promemoria che ci ricorda quando prendere le medicine. Con il nostro smartphone o tablet, potremo misurare istantaneamente la glicemia, ed avere un grafico che ci fa vedere il livello di glucosio e insulina. Invece la bilancia BMI Wi-Fi presenta altre componenti per analisi e rileva diversi parametri come il peso, il grasso, la massa muscolare, massa fibre, acqua nel corpo, massa ossea, BMI, calorie giornaliere e il grasso viscerale.
Il neozelandese Diegel ha anche rivelato quale sarà il futuro della diagnostica proffessionale, affermando: “Tra i dispositivi della linea iHealt Pro ci sono due bracciali per la misurazione simultanea della pressione al polso e alla caviglia per escludere problemi di arteriopatie, esame che il medico di base potrà eseguire in meno di tre minuti usando l’iPad, con un risparmio di tempo e denaro per il paziente”. Inoltre vi è stata anche la presentazione di altri modelli di stetoscopi e sensori per effettuare l’elettrocardiogramma. Queata azienda apporterà anche un’altra generazione che riguarda il sistema di allarme e monitor iBaby che potranno essere gestiti facilmente con il proprio iPhone. “La futura mamma potrà registrare il battito cardiaco del bambino e inviarlo alla nonna, oppure grazie ad un lettore MP3 potrà anche far ascoltare al piccolo non ancora nato Mozart o lezioni di inglese” ha spiegato Diegel.
Racconta ancora Aurelio Sessa, presidente Simg della Lombardia, che “La possibilità di avere un reservoir dei dati evita eventuali smarrimenti e ne garantisce uno storico a cui possono attingere anche terze persone quali gli specialisti e il personale infermieristico.