Il mondo di internet è sempre stato simbolo di libertà: per questo tutto le volte che si parla di censura nel mondo online fa ancora più effetto. Soprattutto se se ne parla su un social network del tenore di Twitter, il secondo social più famoso al mondo che è stato costretto a piegarsi alla censura di Stato. A mettere in allarme tutto il popolo del web con questa notizia lo stesso microblogging di San Francisco con “Twitter still Must Flow 1”.
Il social ha praticamente deciso di adottare una nuova politica in base alle quale alcuni cinguettii potranno essere bloccati nel caso in cui venisse richiesto dalle autorità per motivi legali.
Un cambio di politica che come si poteva immaginare ha creato subito una marea di polemiche
E immediatamente è scattata la protesta nella blogosfera nei confronti delle nuove politiche di Twitter e gli utenti come forma di protesta stanno pensando oggi di abbandonare il social per l’intera giornata, lasciandolo in silenzio senza i tanti cinguettii.
Twitter ha provato a spiegare le sue motivazioni: “Continuando a crescere a livello internazionale, entriamo in paesi che hanno idee diverse sui limiti della libertà di espressione alcuni sono così tanto lontani dalle nostre idee che non riusciremo ad esistere lì.
A partire da oggi, siamo capaci di intervenire per ritirare i contenuti degli utenti di uno specifico paese, lasciandoli invece a disposizione nel resto del mondo – ha precisato – non abbiamo ancora fatto ricorso a questa nuova capacità, ma se e quando ci verrà fatta la richiesta di ritirare un tweet in uno specifico paese, cercheremo di metterne a conoscenza l’utente e indicheremo in modo chiaro quando il messaggio sarà ritirato”.
In rete non solo polemiche, ma anche soluzioni per evitare il blocco e non si escludono software che possano aggirare il problema.
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