La concorrenza nel campo della tecnologia è fatta anche di battaglie legali, la storia recente del settore lo insegna. E ora in vista ce n’è una potenzialmente importante, quella che il colosso Google vorrebbe intentare a siti come Youtube-MP3.com, Music-Clips.net o ancora YouTube-MP3.org, almeno secondo quanto ha annunciato TorrentFreak.
In pratica la società di Mountain View, che è anche proprietaria di Youtube, ha avvisato i due siti che se non cesseranno la loro concorrenza sleale passerà alle vie legali.
In particolare Youtube-MP3.com dovrà smettere di convertire i video di YouTube in file Mp3, un servizio che viene spesso impiegato dagli utenti di internet per estrarre semplicemente tracce musicali dalla piattaforma di Google.
Una pratica che però andrebbe palesemente contro i termini legali di utilizzo di YouTube e quindi va perseguita.
Il principio è semplice: non è necessario infatti possedere alcun account, ma basta un URL di Youtube grazie al quale si potrà convertire la traccia audio del tuo file video in mp3 non appena inserito e a quel punto si potrà scaricare. Un software che non dipende dalla piattaforma e quindi si può utilizzare sia con un Mac, come con un PC con Linux ma anche un iPhone. E soprattutto un servizio veloce e completamente gratuito, particolare che ovviamente a Google non può stare bene, se si violano i termini.
L’amministratore del sito tedesco ha però replicato che il servizio non utilizza le API caricate da Youtube per effettuare l’estrazione dell’audio e cita le sentenze dei tribunali tedeschi che hanno dichiarato come uno strumento di registrazione on-line non è diverso da un qualsiasi videoregistratore o qualcosa di simile. In realtà però YouTube permette lo streaming dei propri video, ma l’opera deve rimanere integrale e non parziale; quindi per siti esterni non dovrebbe essere possibile far estrapolare semplici parti.
Ma dietro la minaccia di azioni legali da parte di Google ci sarebbe soprattutto le majors americane nell’industria del disco che vogliono combattere la pirateria e quindi tutelare il loro copyright. Uno scontro che è destinato ad andare avanti ancora tempo.
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