E’ stata sviluppata una nuova applicazione semplice ed economica che permetterà a tutti coloro che possiedono uno smartphone con sistema operativo Android, di poter navigare su internet gratuitamente mentre si è all’estero. Effettivamente grazie a questa applicazione non si pagherà nessun costo di roaming e sarà possibile navigare sul web mentre si è in vacanza. CrowdRoaming consente di condividere una parte della connettività dati inutilizzata del proprio smartphone. Quando si è fuori i confini nazionali, sarà possibile collegare il proprio cellulare ad internet utilizzando le connessioni disponibili dalle persone del posto in cui si è.
L’applicazione CrowdRoaming debutta su Google Play. Grazie a questa applicazione non perderete nessun contatto, anzi potrete chattare su WhatsApp, navigare su Facebook, trovare informazioni e tanto altro di cui si ha bisogno durante il viaggio. Se non sono presenti connessioni Wi-Fi, la rete del cellulare partirà in automatico, ma non pagherete nessun costo di roaming. Riguardo al nome CrowdRoaming.com, questo è una dinamica compagnia olandese nata a Leiden nell’anno 2012. Questa compagnia, vanta di una tecnologia proprietaria che promuove le connettività fra gli smartphone. Durante un’intervista, Homayun Zahidi ha spiegato: “CrowdRoaming è partita da carta e penna su un tavolo da cucina di una piccola cittadina in Olanda. Volevo risolvere il problema che ci si presentava sempre ogni volta che andavamo all’estero, quello dei costi del roaming. Avevo in testa un’immagine: una massa di persone, tutti intenti a smanettare con i loro smartphone, ma fra di loro ce n’era uno, uno straniero, che alzava le braccia al cielo urlando: ‘Perchè non posso farlo anch’io?’ Avevo capito che poteva essere facile: quando sei all’estero senza una connessione Internet, perché non usare quella di una persona locale che l’ha già pagata e spesso finisce per sprecarla? CrowdRoaming è un mondo in cui i device mobili si incontrano e si connettono. Da una parte abbiamo un dispositivo locale con il suo abbonamento dati low cost, dall’altra quello “straniero” con alti costi di roaming. Se i due device hanno installata la nostra app e si trovano vicini, si connettono.
Se quello locale dà la disponibilità a condividere parte della sua banda, l’altro ne può beneficiare, utilizzando la quantità di dati concordata. CrowdRoaming è agile e cerca sempre la connessone migliore e la raggiunge automaticamente. E, ancora meglio, si tratta di connessioni estremamente sicure, dato che utilizzano certificati di autenticazione e sono protette da codici di criptazione. La base è la tecnologia vpn, che cripta i tuoi messaggi. Così nessuno può intromettersi nelle comunicazioni che stai avendo sul cellulare. In questo sta l’unicità di CrowdRoaming, crediamo. Ci rivolgiamo ai viaggiatori che desiderano sempre essere online, ma anche a quelle persone disponibili a condividere la loro connessione mentre sono a casa, così come a richiederla quando sono all’estero. E a quella fetta di popolazione che vuole sentirsi parte del “consumo collaborativo. È un’idea che si sta sviluppando in tutto il mondo. Le persone condividono strumenti, appartamenti, biciclette. Viviamo in un’economia in cui invece che possederli, condividiamo beni e servizi, per risparmiare denaro. Allora, come nel caso della connessione dati, perché non condividere anche le cose in eccesso, quelle che abbiamo già pagato, ma non usiamo? CrowdRoaming è solo la prima applicazione della nostra tecnologia peer-to-peer. Io e Tom Thomas, il nostro cto, abbiamo cercato di capire se ci fossero sul mercato soluzioni come la nostra, ma nonostante la potenzialità non ne abbiamo trovate. Così abbiamo messo in piedi un team insieme a professionisti esperti in finanza e marketing. Abbiamo trovato finanziamenti privati e ci siamo insediati a Leiden, dove si sono aggiunti altri impiegati”.