E’ stata realizzata una batteria potente e durevole grazie alla ricerca effettuata dai ricercatori dell’Università dell’Illinois. E’ una microbatteria 2 mila volte più potente di quelle normali. Questa batteria presenta una densità di potenza pari a 7.4 mW cm-2 mm-1. Capace di superare anche i supercondensatori più potenti. Il dottor William P. King ha spiegato che: “Si tratta di un modo completamente nuovo di pensare alle batterie”. Continua: “Una batteria può fornire molta più energia di quanto chiunque abbia mai pensato. Negli ultimi decenni l’elettronica si è rimpicciolita, ma le batterie sono rimaste indietro. Ora una microtecnologia può cambiare tutto e rimettrele in pari”.
La descrizione delle microbatterie è presente in un articolo pubblicato su ‘Nature Communications’. Inoltre, il laureando James Pikul ha chiarito dicendo che: “Finora se si voleva energia elevata occorreva sacrificare la potenza, e viceversa. Ma le applicazioni più interessanti, specie quelle più moderne, richiedono sia energia, sia potenza. Ed è quello che le nostre batterie stanno cominciando a dare”. Grazie alla potenza di queste nuove batterie, potremmo far funzionare dispositivi elettronici 30 volte più piccoli di quelli utilizzati finora, o in grado di trasmettere un segnale 30 volte più lontano. Inoltre hanno una velocità superiore nella carica, tanto che basterebbe un solo secondo per caricare completamente un cellulare.
Alla base di queste batterie c’è una microstruttura del catodo e dell’anodo. Questa nuova microstruttura viene realizzata con delle microsfere che si dispongono in maniera autonoma formando una griglia tridimensionale. Il restante spazio che viene a crearsi tra le sfere, è riempito con un metallo, dopo questo procedimento, le sfere si dissolvono, e con una pellicola di materiale attivo, si ricopre il metallo. In questo modo si ottiene una struttura con piccole interconnessioni che danno la possibilità agli ioni di potersi muovere in maniera rapida. Questa nuova microbatteria è utilizzata nelle tradizionali batterie agli ioni di lito o al nichel-metallo idruro.