Ieri mattina abbiamo assistito a un evento straordinario che ha suscitato la rivolta di tutto il popolo di internet. Si è infatti verificato il più grande blackout informatico della storia della rete italiana .
Il tutto e successo per un principio di incensio che ha colpito ad Arezzo una dei serve più importanti in Italia Aruba. La causa dell’accaduto secondi i vigili del fuoco sarebbe derivata dal surriscaldamento dei gruppi di continuità.
La conseguenze catastrofiche per il mondo del web con che tantissimi siti internet italiani che si sono ritrovati improvvisamente ofline, un blackout che ha anche colpito il servizio PEC, la posta elettronica certificata, fornita dalla società italiana.
Per riuscire a tornare alla normalità completa ci sono volute 24 ore.
L’azienda ha tenuto costantemente aggiornati i propri cleinti tramite il proprio profilo su Twitter, indicando costantemente tutte le oprazioni che si stavano svolgendo per portare la situazione alla normalità.
Il principio di incendio subito domato dai pompieri ha fortunamente interessanto non le sale dei dati ma solamente quelle dei gruppi di continuità , dando un parziale sollievo a tutti i clienti Aruba che avrebbero potuto veder svaniti tutti i loro dati
Un episodio che ha sicuramente straordinario, e che ha un suo piccolo precendente nello scorso anno quando i cleinti di Aruba si erano trovati a fronteggiare dei disservizi a causa di un blackout provocato dal maltempo, nulla di paragonabile a quello di ieri .
Il fatto ha provocato l’ira del popolo di internet che ha fatto sentire la propria voce protestando su tutti i social network, una rabbia paragonabile solo a quella suscitata nei fruitori del servizio, l’offline di Psn Playstation Network
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