Gli italiani non sono certamente un popolo di lettori.
È una delle deduzioni a cui possiamo arrivare leggendo i dati di mercato degli ebook.
Amazon qualche mese fa aveva annunciato lo storico sorpasso di vendite dei libri digitali rispetto a quelli cartacei in rapporto 115 a 100, il che aveva fatto pensare che presto i libri su carta verranno completamente sostituiti da quelli elettronici.
Nel nostro Paese però l’amore per i libri digitali è scarso se non addirittura nullo e il mercato copre solo 0,1% del totale, nonostante i libri in versione digitale ora siano ben 11.271 e gli editori che hanno puntato sugli ebook siano 471.
Un dato in contrasto con gli altri Paesi dove gli ebook stanno invece riuscendo a trovare il solo spazio come in Gran Bretagna dove raggiungono un fatturato del 3% e negli Usa dove il fatturato tocca il 9%. Le motivazioni di questo scarso interesse per i libri digitali in Italia sono molteplici.
La prima vera spiegazione è che l’Italia è un paese di pochi lettori e soprattutto i consumatori di libri spesso appartengono a una fascia d’età più anziana e quindi poco attenta alle nuove tecnologie. Un lettore che difficilmente abbandona il libro in cellulosa per leggere su uno schermo digitale.
Altra motivazione la mancanza di un vero e proprio grande “negozio” di libri.
Nel nostro Paese manca inoltre l’Amazon degli Usa. Un punto dove gli utenti sanno di poter trovare tutte le novità e le offerte. L’editoria, pur avendo provato a buttarsi in questo mercato, non ha poi investito in pubblicità per far conoscere il prodotto.
Ultima motivazione: gli utenti italiani preferiscono i tablet, oggetti tecnologici più adatti al gioco e alla navigazione su internet rispetto alla lettura degli ebook.
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