Gbridge sfrutta Google Talk per creare una rete privata virtuale che permette di condividere facilmente file e cartelle con altri computer. Gbridge è un progetto giovane ma interessante, che nasce da un’idea molto semplice: permettere la condivisione di file e cartelle sfruttando una rete di contatti già esistente.
Il punto di partenza in questo caso è Google Talk, il servizio di messaggistica di Google. Gbridge si appoggia ad una rete di talk per gestire l’autenticazione e le funzioni di messaggistica, perciò sarà apprezzato soprattutto da chi già usa questo servizio per gestire i propri contatti.
Il software è basato su un piccolo client che deve essere installato in locale. Durante l’installazione vengono caricati anche i driver necessari alla creazione di una connessione Vpn. Alla prima apertura il client richiede l’inserimento di username e password di un account Google oltre ad un nome da assegnare al computer corrente. In base alle Faq presenti sul sito di Gbridge, i dati dell’account non vengono inviati al produttore del software ma usati solo per l’autenticazione sulla rete Google Talk.
Il software identifica ogni computer collegato alla rete Gbridge usando un nome di dominio del tipo nomehost.username.gbridge.net, dove nomehost è il nome assegnato all’host e username è il nome utente dell’account Google in uso. AutoSync, un’altra funzione del pacchetto, permette invece disincronizzare file e cartelle presenti su computer differenti.
Gbridge può essere usato anche per prendere il controllo di un computer remoto, tramite il client Rdp o sfruttando l’ottimo client Vnc integrato. Questa funzione viene chiamata DesktopShare e deve essere attivata a mano su ciascun computer coinvolto. Per verificare il funzionamento del programma e tenere sotto controllo le condivisioni il software include una scheda chiamata Links, che mostra tutti i collegamenti e i trasferimenti in corso e permette di bloccare qualsiasi operazione. Infine, la scheda Logs mostra il registro di tutte le operazioni effettuate e può essere usata per risolvere eventuali problemi.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.