Lo smartphone è sicuramente stato l’oggetto tecnologico che negli ultimi due anni ha avuto il maggiore successo. Non importa se sia equipaggiato con sistema operativo di Apple, di Google oppure di Windows; il cellulare teconologico è diventato un vero e proprio status symbol.
Un oggetto desiderato da giovani e adulti senza distinzione d’età, nè tantomeno di sesso: tutti desiderano uno smartphone per essere in contatto con amici o parenti, per condividere foto e video, o solamente per giocare. Il successo di questi apparecchi viene dato principalmente dalle applicazioni, piccoli grandi software semplici che ci permeteranno di giocare e modificare foto e video ma non solo.
Chi pensa che gli smartphone siano utilizzati soltanto per fini ludici, si sbaglia. A dimostrazione di questo una recentissima ricerca dalla Wakefield Research, che è stata effettuata tra ottobre e novembre 2011 su 605 tra dirigenti di livello C e responsabili di aziende in 17 Paesi fra Nord America, Europa, Sud America e Asia (30 quelli italiani). Da questo studio emerge che sono in molti che utilizzano le applicazioni dei propri smartphone per lavoro, un fenomeno che sembra essere sempre più in grande crescita.
Il cellulare tecnologico viene utilizzato dall’80% dei dipendenti di un’azienda e viene impiegato anche fuori dall’ufficio come strumento di lavoro; nel nostro Paese la percentuale sale a 90 per i rappresenti. Ecco per cosa vengono utilizzati principalmente gli smartphone. In primis per inviare e controllare le mail, ma anche per l’accesso ai social network ed applicazioni soluzioni CRM, monitoraggio di spesa, sistemi ERP.
Gli smartphone business più utilizzati sembrano essere Android e Blackberry. E vedremo se con le nuove liberalizzazioni e soprattutto le semplificazioni decise dal governo Monti, grazie alle quali si potranno ottenere molti documenti o risolvere pratiche direttamente via internet e senza fare più file, sarà ancora maggiore il numero di quelli che dovendo scegliere un cellulare nuovo si butteranno su uno smartphone.
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