Ormai la tecnologia ci accompagna nelle più semplici attività di tutti i giorni. Ecco perché non dobbiamo stupirci se negli ultimi tempi si stanno moltiplicando applicazioni e programmi che ci permettono di essere più regolari nella dieta, con un semplice clic.
Come quella che sta per arrivare dagli Usa, Paese che ha da sempre grossi problemi con l’ebesità, anche quella infantile.
Si tratta di un ‘gioco della dieta’, ideato per la Ibm dallo sviluppatore Michael Paolini, che mette insieme due esigenze fondamentali: mangiare sano e guadagnare. Ecco perché i partecipanti verranno premiati in denaro se sapranno nutrirsi correttamente mentre saranno penalizzati in caso contrario. Ovviamente il programma, come tutte le app per smartphone, si fonda anche sulla correttezza dei suoi utilizzatori che quindi dovranno essere onesti.
In ogni caso può essere un passatempo divertente ma anche istruttivo, come spiega il suo creatore: “tutti capiscono la filosofia dei soldi in contanti ed è per questo che la versione iniziale attribuisce premi in denaro. Ma gli utenti potranno anche guadagnare biglietti per il cinema o animali di FarmVille da usare nei giochi online. Oggi in fondo è sempre più frequente l’uso di postare sui social media il proprio peso giornaliero, i miglioramenti della propria forma fisica, o anche quello che si mangia, ricevendo incoraggiamenti e commenti dagli amici di rete”.
Invece in Giappone impazza Asken, un sito che si occupa di informazioni sulla nutrizione e ha attivato da poco un servizio particolare: tutti tramite il loro smartphone potranno inviare una fotografia del piatto che stanno per mangiare e farla giudicare ad un nutrizionista, per avere in tempo reale il calcolo dell’apporto calorico e dei grassi che si stanno per consumare.
Asken permetterà di effettuare il calcolo attraverso un’analisi delle immagini inviate dal telefonino. In pratica il sistema permette di distinguere le varie componenti della fotografia, analizzare forme e colori dei cibi, determinando quanto spazio occupano nel piatto e comparando i dati con il suo ricco database culinario.
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