La nostra recensione di quest’oggi prende in esame un titolo uscito per PS3 ed Xbox 360. Parliamo di Blades of Time che metteremo sotto la nostra lente d’ingrandimento. Il titolo è un classico hack’n’ slash in terza persona che strizza l’occhio a Prince of Persia e Darksiders, ma che propone alcuni variati elementi interessanti che ora andremo ad illustrarvi.
La protagonista del videogame è Ayumi, già nota nel mondo videoludico per aver prestato le sue sinuose forme in Oniblade, titolo uscito nel 2007 e rinominato successivamente X-Blade in occasione del suo approdo sul territorio europeo. Uscito in Europa nel febbraio del 2009, X-Blades si è rivelato un buon prodotto, anche se falliva in fatto di varietà delle situazioni di gameplay e di profondità del sistema di combattimento.
La strada intrapresa da Blades of Time è tuttavia molto differente dal suo predecessore e sposta il baricentro verso un gameplay decisamente più occidentale, andando ad allinearsi agli action usciti di recente sulle console HD. Proprio per differenziare il gameplay nel corso dell’avventura in quest’ultimo titolo, Gaijin lo sviluppatore del gioco, ha introdotto con questo seguito spirituale alcuni elementi inediti legati alla manipolazione del flusso temporale, che sostanzialmente non si sono visti in questa forma in nessun altro videogioco.
Cacciatrice di tesori nata, Ayumi è alla ricerca di un misterioso artefatto nascosto su di una gigantesca isola, difesa ovviamente da malefiche creature decise a farci la pelle non appena abbasseremo la guardia. Le armi di cui dispone Ayumi sono un set completo di spade che, all’occorrenza, possono trasformarsi anche in armi da fuoco, per poter combinare l’arte dell’arma bianca con la brutalità dei proiettili. La modalità online Outbreak infine ci permetterà di cooperare insieme a 3 amici in alcune aree provenienti dall’avventura principale. In definitiva possiamo dire che Blades of Time è sicuramente un titolo da tenere d’occhio.
http://www.youtube.com/watch?v=LOYNNeVnrY0
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