Finalmente è arrivato sul mercato dei videogame l’ultimo titolo di spessore che terminerà il cerchio delle esclusive Wii. Stiamo parlando di Pandora’s Tower. Vediamo di che si tratta. Colpita da una terribile maledizione durante la tradizionale festa del raccolto, la giovane Elena è destinata a trasformarsi in un’orribile creatura, ed in più di una occasione assisteremo alle drammatiche sequenze legate alle sue mutazioni. Nonostante la fanciulla paia definitivamente condannata ad una vita bestiale, Aereon, un cavaliere legato alla ragazza da un forte sentimento, proverà a spezzare il tremendo maleficio visitando di volta in volta tredici torri e noi naturalmente impersonificheremo quest’eroe.
Un punto fortemente a sfavore di Pandora’s Tower è rappresentata dalle battaglie finali: i boss disseminati per le tredici torri, che tra l’altro sono estremamente monotone e ripetitive tra di loro, sono tutti da sconfiggere con la medesima strategia utilizzata per il primo, senza doversi impegnare in eventuali colpi di genio o decisioni improvvise.
La componente ruolistica è strutturata in maniera non complessa, con un avanzamento di esperienza relativo al numero di nemici sconfitti e che unisce ad una crescita delle armi un sistema di inventario che costringerà a dover sfruttare in maniera fantasiosa ogni singolo blocco di equipaggiamento disponibile per protezioni, amuleti e armamenti. Buon lavoro per quanto concerne la colonna sonora, deliziosa e azzeccata per sottolineare i momenti più intensi, forse non epica e d’impatto ma resta un lavoro degno di nota. La meccanica di gioco si mantiene interessante ma resta comunque il fatto che il titolo non ha mantenuto, purtroppo, appieno le attese su esso riposte.