Nella nostra recensione odierna ci occupiamo di Trials Evolution per Xbox 360. Per quanto riguarda le meccaniche di gioco spicciole, l’ultima fatica dei RedLynx rimane nel solco dei capitoli precedenti e continua ad offrire un particolare gameplay bidimensionale con gare di motocross basate sulla velocità, sulla prontezza dei riflessi e sull’esperienza: l’obiettivo, quindi, rimane quello di completare il tracciato e di giungere al traguardo il più velocemente possibile e col minor numero di cadute accumulate nel corso della gara.
La giocabilità del titolo Redlynx è in realtà molto più vicina a un platform che a un racing game, con controlli di una semplicità quasi disarmante.
Dal punto di vista tecnico, Trials Evolution è un piccolo spettacolo; non solo per la varietà degli ambienti, la spettacolarità delle sezioni di molti di essi, i salti di decine di metri, il livello di dettaglio e molto altro, ma per come tutto viene digerito con disinvoltura macinando i fondamentali e rocciosi 60 fps. La fluidità dell’azione risulta essere pressoché perfetta, sebbene lievi fenomeni di tearing e qualche fenomeno di pop up penalizzino il motore di gioco allorquando le strutture poligonali divengano un pelino più elaborate e l’inquadratura si allarghi.
Un buon utilizzo di effetti speciali e texture abbastanza dettagliate coronano un impianto visivo decisamente ottimo. La colonna sonora del gioco, stilosamente rock, contribuisce a sostenere l’azione col giusto piglio. Il suo gameplay brillante, la grande varietà e la longevità praticamente illimitata, rendono questo strano ibrido tra un platform e un gioco di corse un acquisto quasi obbligato per ogni possessore della console Microsoft.
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