Nella nostra recensione ci occupiamo di illustrarvi pregi e difetti di PokéPark 2: Il mondo dei desideri. Il gioco, come si può intuire dal titolo, è il sequel diretto di PokéPark: L’avventura di Pikachu, uscito quasi due anni fa. Naturalmente il gioco è ispirato ai piccoli eroi di tanti bambini ovvero i Pokemon.
Nonostante il target sicuramente più infantile, PokéPark 2: Il mondo dei desideri propone una storia un po’ più matura del solito. La nuova avventura di Pikachu si presenta come una raccolta di minigiochi, introdotti da lineari fasi di esplorazione e legati da una debole, semplice ed effimera trama.
Le battaglie sono estremamente semplici ma i fan della serie apprezzeranno la possibilità di controllare in prima persona i loro beniamini, invece di dare ordini nei panni del solito allenatore. Il comparto grafico è molto funzionale al gioco. La veste grafica tridimensionale ha il pregio di aiutare il giocatore a compiere un passo in più nell’immersione all’interno del mondo colorato e grazioso dei Pokemon. I mostriciattoli, in particolare, hanno guadagnato molto dalla trasposizione in tre dimensioni: le animazioni, i movimenti e la cospicua gamma di espressioni facciali forniscono ai Pokemon un grado di caratterizzazione più profondo.
Il gioco non eccelle quindi in specifiche particolari in quanto il grado di difficoltà è piuttosto basso essendo un titolo riservato ai più piccoli. La quantità e varietà di un qualsiasi Mario Party sono insomma lontani anni luce, ma c’è materiale a sufficienza per fare la felicità degli utenti entusiasmati dall’idea di controllare i Pokémon, più che da altro.