La serie di Ace Combat è stata portata nelle case di tutti i videogiocatori oltre quindici anni fa, con l’avvento della prima Playstation. Ora quindi eccoci pronti a recensire quest’ultima versione uscita intitolata Ace Combat: Assault Horizon. Uno tra i tanti Blackhawk facenti parte di una task force NATO inviata in Africa per sedare una guerra civile, ha appena portato a termine la sua missione di ricognizione e soppressione, quando una potentissima esplosione spazza via metà squadriglia, lasciando gli altri feriti e completamente disorientati.
Rientrati alla base scopriamo trattarsi di un’arma di distruzione di massa chiamata Trinity. Il nostro obiettivo, dunque, è recuperare e studiare la tecnologia oppure distruggerla definitivamente. Le novità più interessanti in questo novello Ace Combat sono indubbiamente legate al gameplay che presenta anzitutto una dualità d’approcci che accontenta il novellino quanto il veterano. Il numero spropositato di missili, i controlli più intuitivi, la possibilità di poter “toccare” terra senza esplodere in mille pezzi, i danni auto-riparanti ed altri accorgimenti del genere sono un chiaro segno di come i ragazzi di Project Aces si siano concentrati più che sul realismo sulla spettacolarità dei combattimenti ad alta quota e l’accessibilità dei comandi.
Per la prima volta nella serie si potranno inoltre pilotare l’Hind russo ed il celebre Apache Longbow, in missioni appositamente studiate per essere affrontate a bordo degli elicotteri. A portare ancora più varietà ci penseranno alcune sessioni da completare guidando bombardieri pesanti, dai quali dovremo offrire copertura alle truppe di terra sfruttando i diversi calibri di munizioni caricate a bordo.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.