Quantum Conundrum è un puzzle game in prima persona nato dalla fervida mente di Kim Swift. Vestiremo i panni di un ragazzino di dodici anni che durante la consueta visita mensile all’adorato zietto si trova costretto a gestire una situazione molto delicata. Lo zio, il professor Fitz Quadwrangle, è infatti rimasto intrappolato in una dimensione parallela, e il nostro compito sarà quindi quello di riportarlo, nel minor tempo possibile, nell’ aldiquà. Per farlo, potremo usufruire della voce fuori campo del professore, che oltre a consigli utili a sbrogliare alcune situazioni particolarmente intricate, si lascerà andare a battute e freddure più o meno ficcanti.
All’inizio del gioco viene messo a disposizione un potente strumento chiamato IDS, un guanto in grado di attivare e disattivare in un istante quattro dimensioni differenti, piegando così le leggi della fisica. Come per ogni puzzle game che si rispetti, le varie dimensioni non vengono introdotte di botto, e la loro utilità viene gradualmente appresa avanzando per i livelli. Si parte con la “dimensione morbidosa”, che rende ogni oggetto estremamente leggero e permette di spostare con facilità anche delle pesantissime casse di sicurezza.
Segue la dimensione opposta, quella “pesante”, dove tutto, anche scatole di cartone diventano oggetti metallici di massa notevole. Le ultime due dimensioni permettono infine di rallentare il tempo fino quasi a fermarlo e di invertire la forza di gravità. Visivamente Quantum Conundrum ha un suo stile personale ben caratterizzato e interessante. Lo stile adottato è quello puramente cartoon, con linee irregolari per tutti gli oggetti. Un gioco molto caratteristico.