Nel quadro di un industria sempre più dominata da gigantesche corporazioni che acquisiscono, si fondono e rendono difficile lo sviluppo di software house indipendenti su console, l’eccezione rappresentata da 5th Cell non fa che aumentare il clamore attorno ad ogni nuovo progetto proveniente da questo promettente e coraggioso team.
La software house indipendente di Washington ha deciso di uscire dagli enigmi verbali che l’hanno resa famosa presentando su Xbox Live uno sparatutto in terza persona con ambientazione post apocalittica. Presentato alle E3 di quest’anno il suo nome è Hybrid.
Gli sparatutto sono un genere di giochi che soprattutto negli ultimi anni si sono molto diffusi in tutto il panorama videoludico riscuotendo un grande successo tra gli utenti ed è propria in quest’ottica è stato realizzato questo gioco che ora andremo ad analizzare in maniera più dettagliata. Vediamo i suoi pregi ed i suoi difetti. Le premesse narrative, create solo per contestualizzare la sovrastruttura che introduce alle battaglie, tira in ballo un futuro non troppo lontano in cui la Terra è stata invasa da una spietata razza aliena.
Il motivo del conflitto è legato alla Materia Oscura e al controllo dei numerosi giacimenti sparsi per il nostro pianeta. Oltre ad una buona varietà di caschi, che da quanto ho potuto vedere al momento apportano solo modifiche puramente estetiche, troveremo anche un’ottima fornitura di armi che spazia dai fucili da cecchino alle mitragliatrici leggere, dai fucili da caccia a quelli d’assalto e alle pistole pesanti. Tutte ovviamente con caratteristiche diverse. Si tratta di un buon titolo senza infamia e senza lode.
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